ROMA: La legione

 

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la legione in marcialo schieramento della legione in battaglia

Inizialmente la legione combatteva secondo una tattica molto elementare, schierata su un fronte compatto: se si scompagimava di fronte all'attacco dei nemici era perciò ben difficile potersi riprendersi. Dopo le guerre sannitiche i Romani riformaromo l'esercito: le legione aumentarono di numero e vennero disposte su tre linee.
La prima linea era composta dai soldati più giovani, detti "astati" perchè muniti di una lunga asta da lancio; la seconda dai "principi", meno giovani, ma anche più esperti; la terza dai "triarii", cioè dai veterani che per la loro collaudata capacità costituivano l'estrema risorsa.
Scaglionate su tre linee, le legioni erano più agili nelle manovre.

Una delle caratteristiche di forza della legione era la profondità del suo schieramento, che la rendeva particolarmente adatta a resistere all'urto dei nemici.
Un reparto speciale era quello dei "veliti", che col lancio dei loro giavellotti dovevano provocare il nemico nella fase iniziale del combattimento per ritirarsi poi dietro le file degli altri soldati.